domenica 24 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – A. D. IX KAL. SEPT. (24 agosto)




ANTE DIEM NONUM KALENDAS SEPTEMBRES

DIES COMITIALIS (in questo giorno si possono tenere i comizi). E’ considerato però anche DIES RELIGIOSUS: benché non vi siano i divieti severi dei DIES NEFASTI, si suggerisce comunque prudenza nelle attività, che sono comunque sconsigliate, perché il giorno sarebbe caratterizzato dalla sfortuna.

OGGI IUPPITER SARA’…
Velatus priore, serenus posteriore

SI RICORDA IN QUESTO GIORNO
MUNDUS PATET: si apre il mundus Cereris, una fossa sacra circolare, posta nel santuario di Cerere e consacrata ai Di Manes. Il rito ha forse origine estrusca. La fossa veniva aperta tre volte l’anno: il 24 agosto, il 5 ottobre e l’8 novembre.
Il mundus aveva una forma tonda come la volta celeste e l’universo, ma anche di utero rovesciato, scavato al centro della città dove si univano il decumano e il cardo.
L’apertura del mundus faceva sì che i Di Manes fossero alla luce, in grado di tornare nel mondo dei vivi e aggirarsi a loro piacimento per la città; il rito aveva valenza purificatoria, probabilmente (nel caso di oggi) in preparazione alla festa di Opsconsiva del 25 agosto, quando si mettevano a riparo le messi: non è quindi un caso che venisse implicata Ceres, dea delle messi, ma anche della fertilità e di tutto ciò che era ctonio. 


49 a.C. – Battaglia del Fiume Bagradas: i Pompeiani alleati a Giuba I di Numidia battono le truppe Cesariane guidate da Curione.

79 d.C. – tradizionalmente, sulla base di una lettera di Plinio il Giovane, in questo giorno inizia l’eruzione del Vesuvio che porterà alla distruzione di Pompei, Ercolano e Stabia. Gli studiosi moderni sulla base di testimonianze archeologiche e monetali, propendono per una corruzione del testo di Plinio e spostano la data al 24 ottobre.

410 – secondo alcune versioni è in questa data che i Visigoti di Alarico, entrati dalla Porta Salaria, danno inizio ai tre giorni di sacco di Roma. Per altri, è il secondo giorno del sacco.

I NATI (o MORTI) DEL GIORNO
49 a.C. – Gaio Curione, generale di Cesare, muore durante la sconfitta delle sue truppe sul Fiume Bagradas.

661 d.C. – muore Kogyokyu Tenno, imperatrice del Giappone.

1536 – Quizu Yupanqui, figòlio di Tupac Yupanqui e zio dell’Inca Manco, muore nel tentativo di sconfiggere gli spagnoli asserragliati a Lima.

IL NUMEN DEL GIORNO: I QUATTRO TEZCATLIPOCAS
Si narrava tra gli Aztechi che il dio creatore Manatatehuctli creò quattro divinità, i quattro Tezcatlipocas, perché continuassero la sua creazione; ciascuno di essi aveva associato un punto cardinale e un colore.
Il primo era Tezcatlipoca vero e proprio, lo “Specchio Fumante” (o “Ossidiana”), dio della notte, della magia, del Nord e delle tentazioni. Il suo punto cardinale era il nord e il suo colore il nero. Si diceva che avesse inventato la guerra per dare cibo e bevande agli dei attraverso i sacrifici umani. A lui venivano fatti sacrifici umani attraverso giochi gladiatori, in cui una vittima doveva affrontare fino a quattro tra Guerrieri-Aquila e Guerrieri-Giaguaro (l’élite militare azteca) legato e armato solo di armi simboliche; oppure gli si sacrificava un fanciullo che per un anno era stato tenuto e venerato come un dio. Il dio era zoppo e mancante di una gamba (così era, ad esempio, anche nella sua forma della costellazione dell’Orsa Maggiore), poiché aveva usato l’arto come esca per attirare il mostro della terra Cipactli: lui e Quetzalcoatl in questo modo lo catturarono, lo squartarono e con i suoi resti modellarono il mondo.
Il secondo era Quetzalcoatl, il “Serpente Piumato”, associato all’Est e al colore bianco. Troppi sono i miti su di lui, sulla sua fuga dal Messico e sulla sua promessa di ritorno per narrarli qui. Qui si ricordi che non amava i sacrifici umani, anche se si dice che abbia sacrificato gli altri dei per far muovere il sole.
Xipe Totec (“Nostro Signore lo Scorticato”) era associato all’Ovest e al rosso. Era rappresentato senza pelle e rivestito da una pelle umana gialla: ciò perché Xipe era stato, appunto, scorticato e dalla sua pelle era stato ricavato il mais. Dio dell’agricoltura, dei fabbri, della primavera, delle malattie, in suo onore venivano sacrificati gli uomini che perdevano durante combattimenti rituali: ad essi veniva strappato il cuore, venivano scotennati e scorticati, e i vincitori dei combattimenti si rivestivano della pelle dei vinti (colorata di giallo come nelle raffigurazioni del dio).
Huitzilopochtli, dio del Sole, della Guerra, della Morte e protettore degli Aztechi, che guidònella loro migrazione da Aztlàn. A lui è associato il Sud e il colore blu. I guerrieri morti con onore (ma anche le donne morte di parto) divenivano Huitzitl, colibrì sacri al dio. Le vittime sacrificate al dio venivano distese su altari e si aprivano ventre e torace con coltelli di ossidiana o selce, estraendo il cuore ancora pulsante che veniva sollevato e presentato al dio sole. Il corpo delle vittime veniva poi cremato o dato al guerriero che le aveva catturate che poteva farlo a pezzi usandolo come dono a persone importanti.   

Nota fumettistica: gli adoratori di Xipe sono i primi nemici affrontati da Tex! “Il totem misterioso” che fa da titolo alla prima striscia del (futuro) ranger è, appunto, una statuetta di Xipe che deve condurre a un favoloso tesoro.

IL DETTO
Rudis indigestaque moles
Massa confusa e informe”: questa, secondo il poeta Ovidio (Metamorfosi, I, 7) è la definizione del Caos primordiale, il Baratro in cui si trovavano indifferenziate tutte le cose. Nella concezione romana (così come in quella Esiodea) non c’è una “creazione” ma tutte le cose esistevano già dal principio: lo scopo degli dei fu quello di giungere al Kosmos, l’Ordine, separando ciò che doveva essere separato; ne consegue, tra l’altro, che molti dei mostri della mitologia classica siano esseri ibridi, “un po’ questo un po’ quello” (si veda la Chimera, ad esempio, o le Arpie e le Sirene), e che gli eroi mettono fine a questa conclusione sterminandoli.

COLTIVARE CON GLI ANTICHI
Bina iugera (Due iugeri).
Lo iugero era una misura agraria usata dai romani; corrisponde, grosso modo, ad un quarto di ettaro, ed era la quantità di terra arata in una giornata con due paia di buoi. Con una proprietà di due iugeri, si veniva tuttavia considerati come possidenti ai fini legali.
Narra la leggenda che dopo la guerra contro l’etrusco Porsenna, il popolo di Roma voleva dimostrare la sua gratitudine ad Orazio Coclite (ovvero “il monocolo”), che aveva resistito da solo agli assalti dei nemici sul Pons Sublicius, permettendo così ai compagni di distruggere il ponte e permettendo la resistenza di Roma: la ricompensa fu un appezzamento di terreno in base a quanto ne poteva arare in un intero giorno con due paia di buoi, ovvero uno iugero.

Una nota: questa è la versione di Tito Livio. Secondo Polibio, quando il ponte crollò, Orazio finì nel Tevere con addosso l’armatura ed affogò. Ma noi preferiamo la versione “contadina” della vicenda…

TRE RIGHE, UN LIBRO
K.Taube, Miti Aztechi e Maya, Mondadori, 1993
Un agile volumetto che ci dà una prima panoramica dei miti delle due più famose culture del Mesoamerica: emergono l’interesse per i calendari e il mondo visto come una lotta costante del giorno contro la notte che necessita dei sacrifici umani. Assai interessante è la parte sulle fonti.

IL REGALO DEL GIORNO
Acus aurea (Lo spillone d’oro)

Perché le chiome madide di unguenti non profanino le tue splendide sete,
lo spillone fissi e sostenga le tue ricciolute chiome.

(Marziale, Apophoreta, XXIV)

LA RICETTA DEL GIORNO
Piper (Il pepe)

Se un beccafico ben ingrassato, dalla carne lustra,
ti tocca, se sei furbo, aggiungi il pepe.

(Marziale, Xenia, V)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Bulbi (La cipolla)

Se tua moglie è ormai vecchia e le tue membra sono ormai senza forza,
a null’altro che a saziarti potrà servirti la cipolla [per i romani noto afrodisiaco, ndr].

(Marziale, Xenia, V)



NB: immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.

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