domenica 31 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – PR. KAL. SEPT. (31 agosto)


E con questo post terminiamo il nostro mese dell'Almanacco del Buon Pagano. Ringraziamo i nostri buoni lettori\ascoltatori (specie per la pazienza con cui hanno ascoltato le spesso 'singolari' scelte musicali) e speriamo di aver fatto cosa utile per vivere una vacanza in piena mitologia e paganità.


PRIDIE KALENDAS SEPTEMBRES

DIES COMITIALS (in questo giorno si possono tenere i Comizi).

OGGI IUPPITER SARA’…
Velatus priore, serenus posteriore. Per le Kalendis Septembris è previsto che sarà Pluvius

I NATI DEL GIORNO
13 d.C. – Nascita ad Anzio di Gaio, figlio di Germanico e di Antonia Maggiore, successivamente noto come Caligula

161 d.C. – A Lanuvius nasce Lucio Elio Aurelio Commodo, figlio dell’Augusto Marco Aurelio Antonino. Diverrà Augusto; raro caso di imperatore per cui venne decretata inizialmente la damnatio memoriae e in seguito l’apoteosi per volere del Divo Settimio Severo. Nacque con un gemello (Tito Aurelio Fulvio Antonino) che morirà ad appena quattro anni; secondo la leggenda la madre sognò di partorire due gemelli, uno più feroce dell’altro, e i gemelli nacquero lo stesso giorno di Caligola, ma gli altri presagi e gli oroscopi furono positivi.

IL NUMEN DEL GIORNO: OGMIOS
Si tratta di una divinità dei Celti continentali, etimologicamente al dio irlandese Ogma fratello del Dagda.
Secondo i Dialoghi di Luciano di Samosata, è un uomo anziano, calvo con un arco e una clava; la sua lingua è forata da diverse catene, che terminano nelle orecchie (ugualmente forate) di quelli che forse sono suoi seguaci: c’è chi interpreta questa come una rappresentazione del potere dell’eloquenza, di cui il parallelo Ogma era il dio (nonché della forza e del furore e inventore della scrittura Ogam). Per Luciano era associato ad Ercole, anche se due tabulae defixionum sembrano mostrare un collegamento con Ermes.

IL DETTO
Valoroso come Tyr
Quando gli Asi, temendo il potere crescente di Fenrir il Lupo, lo lusingarono per legarlo con la catena Gleipnir, l’animale non si fidò che gli infedeli abitatori di Asgard lo avrebbero liberato: così chiese che uno di loro gli mettesse la mano destra in bocca come pegno. Solo Tyr accettò di farlo. E quando la catena si rivelò indistruttibile per il Lupo, e gli dei rifiutarono di togliergliela, egli morse la mano di Tyr nel punto che è detto “giuntura del lupo” (cioè il polso) e gliela staccò. Ecco perché Tyr è monco, non è propizio invocarlo per le riconciliazioni degli uomini, ma è bene che gli uomini di coraggio, che sopravanzano i loro compagni e non vacillano, lo invochino.


COLTIVARE CON GLI ANTICHI
Quando le Pleiadi sorgono, figlie di Atlante,
la mietitura incomincia; l'aratura al loro tramonto;
esse infatti quaranta notti e quaranta giorni
stanno nascoste, poi, volgendosi l'anno,
appaion dapprima quando è il momento di affilare gli arnesi.
Questa dei campi è la legge, sia per quelli che nei pressi del mare
hanno la loro dimora, sia per coloro che in valli profonde,
lontano dal mare ondoso, nella grassa pianura
hanno la casa; semina nudo, ara nudo,
nudo mieti, se alla giusta stagione tu vuoi tutti
compiere i lavori di Demetra; perché ogni frutto
cresca alla sua stagione, e perché non accada che dopo, in preda al bisogno,
tu mendicante vada alle case degli altri senza nulla ottenere.
(Esiodo, Opere e Giorni)

TRE RIGHE, UN LIBRO
Luciano di Samosata, Dialoghi, EE.VV.
I quattro libretti di Luciano (Dialoghi degli dei, dei morti, degli dei marini, delle cortigiane) ci riportano la versione più ironica del mondo divino greco-orientale: lo scrittore di Samosata è una linguaccia che non risparmia niente e nessuno, ma il suo umorismo corrosivo vi travolgerà!   

IL REGALO DEL GIORNO
Questo libretto puoi finirlo dove ti pare:
ogni soggetto è esplicato in due versi.
Se chiedi perché siano scritti i titoli, te lo spiegherò:
perché, se lo preferirai, tu legga solo i titoli.
(Marziale, Apophoreta, II)

LA RICETTA DEL GIORNO (a cura di Valerio Marziale)
Ova (Le uova)
Se una bianca onda (l’albume, ndr) circonda i vitelli color zafferano (i tuorli, ndr)
La salsa di sgombri esperia (cioè il garum spagnolo, ndr) renderà armoniche le uova.
 (Marziale, Xenia, XL)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Chi può contare i baci ne vuole pochi.
(Marziale, Epigrammi, VI, XXIV)


NB: immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.

sabato 30 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – A.D. III KAL. SEPT. (30 agosto)




ANTE DIEM TERTIUM KALENDAS SEPTEMBRES

DIES COMITIALS (in questo giorno si possono tenere i Comizi).

OGGI IUPPITER SARA’…
Velatus

SI RICORDA IN QUESTO GIORNO
30 a. C. – Morte di Cleopatra per suicidio con aspide. Nunc est bibendum.

711 d.C. – K’inich K’an Joy Chitam, re di Palenque, scompare, forse catturato dagli uomini di una città rivale

I MORTI DEL GIORNO
1329 d.C. – muore Khutughtu Khan, Figlio del Cielo sul Trono del Drago (Imperatore della Cina) della dinastia Yuan

1428 d.C. – muore Shoko Tenno, discendente di Amaterasu e imperatore del Giappone.

IL NUMEN DEL GIORNO: ARGO PANOPTES
Si narra che quando Zeus amò la principessa argiva Io, la gelosa Era scese sulla Terra per sorprendere il marito fedifrago; al che il dio trasformò la principessa in una bellissima giovenca per nasconderla agli occhi della gelosa moglie.
Sospettando un intrigo, Era si fece regalare dal marito la bestia, e la affidò al gigante Argo Panoptes (“che tutto vede”), figlio di Aristore, noto per aver liberato l’Arcadia da un toro rabbioso e per aver ucciso Echidna, madre dei mostri; questi era il perfetto guardiano: se secondo alcuni aveva un solo occhio, per altri nel aveva quattro (due davanti e due dietro la nuca), secondo altri ancora cento (o infiniti) occhi sparsi per tutto il corpo, e che dormisse chiudendo solo metà dei suoi occhi.
Il gigante legò l’animale a un ulivo e la sorvegliò. Zeus, che voleva liberare la fanciulla, chiese aiuto a Ermes, dio degli inganni: questi si camuffò da pastore, e si avvicinò al gigante suonando il suo strumento; Argo, affascinato dal suono, lo invitò a raccontargli una storia, e il figlio di Maia gli narrò degli amori di Pan e Siringa. La storia era lunga, la musica dolce e rilassante, e finalmente Argo si assopì e chiuse per un istante tutti gli occhi. Rapido, Ermes lo decapitò e sciolse Io dai suoi legami.
Era, quando venne a sapere del fatto, volle ricordare il suo infelice servo e prese tutti i suoi occhi dal corpo, ponendoli sulle piume del pavone, animale a lei sacro.

IL DETTO
Voi siete il mio Gayandi e Gayandi è la mia voce
Era il Tempo del Sogno e Baiame, il Padre di Tutti, voleva dare all’uomo la sua voce, la sua immagine, ma anche uno strumento che gli uomini potessero usare e con una morsa sufficiente a estrarre i denti anteriori dei giovani iniziandi (sic!).
Dopo vari tentativi falliti, che portarono alla creazione di un demone simile all’echidna che vive nel bush per fare il male dell’uomo o uno strumento di pietra troppo pesante per poter essere usato, Baiame stava tagliando legna da ardere per il Cielo: dette un colpo tanto forte da distruggere un albero di coolabah (l’eucalipto dei Koala), e una scheggia volò in aria, facendo un ronzio che cambiava a seconda della velocità. Il Dio capì che era proprio quello che stava cercando: esaminò le schegge, ne lavorò alcune levigandole, vi praticò un foro e vi infilò una robusta corda, e così fece per una seconda scheggia; poi le appese al tronco dell’albero e tornò al campo a mangiare.
Durante la notte si levò il vento. Le due mogli di Baiame lo svegliarono impaurite: avevano sentito un rumore mai udito prima. Quando lui chiese a cosa assomigliava, una di loro rispose che sembrava proprio la sua voce.
Baiame rise, tornò all’albero e vide che i due bullroarer (strumento a corda che viene fatto ruotare per produrre un rumore sordo nelle cerimonie di iniziazione, ndc) ruotavano attorno al proprio asse di corda, emettendo proprio il suono che il Dio cercava. Li staccò dal tronco e pronunciò la frase: “Voi siete il mio Gayandi (lett.: “lo spirito del cerchio sacro”, il bullroarer, ndc) e Gayandi è la mia voce” e poi lo consegnò agli uomini, perché attraverso essi potessero sentire la sua voce e i suoi messaggi.
La voce del bullroarer esprime la voce del Dio, che è quella del Tempo del Sogno.

COLTIVARE CON GLI ANTICHI
Il male che fa il toporagno è guarito dal suo stesso corpo: infatti l'animale stesso si uccide se lo si immerge nell'olio e, quando si decompone, si trita e si spalma questo medicamento sul morso del toporagno. Oppure, se non si trova il toporagno, e un gonfiore dimostra il danno fatto dai denti, si trita del cumino, ci si aggiunge un po' di pece liquida e di sugna, per dargli la pastosità dell'impiastro.
(Columella, De Re Rustica, VI, XVII, 5)

TRE RIGHE, UN LIBRO
G. Englaro (a cura di), Il tempo del sogno – Miti australiani, Mondadori, 1991
C’era un tempo in cui gli uomini e gli dei sognavano, poi questi sogni sono divenuti il nostro mondo. Un’affascinante raccolta di racconti, tra Spiriti Creatori, Antenati Totemici, Eroi, Animali parlanti, che ci racconta un universo narrativo e mitico simile e diverso da tutti gli altri.

IL REGALO DEL GIORNO
Boleti (I porcini)
E’ facile argento e oro e un mantello e una toga
Mandare; è difficile mandare i porcini.
(Marziale, Xenia, XLVIII)

LA RICETTA DEL GIORNO (a cura di Valerio Marziale)
Ostrea (L’ostrica)
Ubriaca d’acqua vengo dal Lucrino, presso Baia:
ora ho solo sete, lussuriosa, di garum.
(Marziale, Xenia, LXXII)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Halteres (I pesi)
Perché i forti muscoli si sprecano con un peso sciocco?
La vigna zappata esercita meglio le forze.
(Marziale, Apophoreta, XLIX)


NB: immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.

venerdì 29 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – A. D. IIII KAL. SEPT. (29 agosto)





ANTE DIEM QUARTUM KALENDAS SEPTEMBRES

DIES COMITIALS (in questo giorno si possono tenere i Comizi).

OGGI IUPPITER SARA’…
Velatus priore, serenus posteriore

I MORTI DEL GIORNO
1533 d.C. – data tradizionale dell’uccisione di Atahualpa Inca a opera dei conquistadores di Francisco Pizarro. Attualmente sembra che la data debba essere spostata al 26 luglio.



NUMINA DEL GIORNO: ERSILIA E LE SABINE
Si narra che, subito dopo la fondazione di Roma, sorse un problema: i maschi erano numerosi anche grazie al diritto d’asilo, ma le donne erano poche. Consultatosi con i Senatori, re Romolo inviò ambasciatori alle genti vicine chiedendo l’alleanza con loro anche attraverso il matrimonio: ma tutti risposero negativamente.
La cosa non fu presa bene in città, e da più parti si chiese l’uso della forza. Romolo, però, usò l’astuzia: dissimulò il risentimento e invitò gli abitanti delle città vicine (Ceninensi, Antemnati, Crustimini e soprattutto Sabini) ai giochi che intitolò al dio Conso, ovvero i Consualia.
Attirati dalla curiosità vennero in molti: a un ordine stabilito Romolo e i suoi sguainarono le spade e rapirono le figlie degli ospiti (venuti presumibilmente disarmati): i numeri variano da 30 fanciulle a 683 fino alle oltre 800 secondo Plutarco. Non fu rapita alcuna donna sposata, eccetto Ersilia (di cui non si conosceva la condizione); padri e fratelli se ne poterono tornare illesi a casa, ma giurarono vendetta. Si dice che la più carina fu rapita da un tal Thalassius: poiché molti chiedevano chi l’avesse presa, si ripete più volte quel nome, e da allora nacque la tradizione di gridare “Talasius!” durante le nozze.
Dopo il ratto, il patto: Romolo, a detta di Livio, spiegò alle donne che non ci sarebbe stata violenza. Anzi: dovevano restare per libera scelta e offrì pieni diritti civili e di proprietà. Le donne scelsero di restare (è da discutere se davvero volontariamente), ed Ersilia sposò Romolo.
I parenti delle spose le richiesero indietro, ma Romolo rispose picche, e scoppiò la guerra. I Romani sconfissero i villaggi minori (Ceninensi, Antemnati e Crustumini), ma con i bellicosi sabini guidati da Tito Tazio le cose andarono in modo diverso: grazie al tradimento di Tarpeia questi si impadronirono del Campidoglio, il vero punto forte del Settimonzio (tant’è che in seguito lì fu trasferita la rocca) e poi scesero nell’area del futuro foro per portare battaglia ai Romani.
Attorno al Lago Curzio i due schieramenti si affrontarono, ma d’improvviso le donne sabine rapite, e poi sposate dai Romani, si gettarono in mezzo ottenendo la tregua: erano parenti di entrambi, e mostrando ai padri i nipoti, e ai mariti i figli, ottennero la pace e l’integrazione. La città accolse i sabini, i Romani presero il nome di Quirites (forse dalla sabina Cures) e Tito Tazio divenne (l’ottavo) re di Roma assieme a Romolo.
Il tutto finché, probabilmente, a Romolo saltò il ghiribizzo di cambiare le carte in tavola: non aveva voluto dividere il potere col gemello, perché l’avrebbe dovuto fare con uno straniero?

IL DETTO
Io sono Khepri al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum la sera
I teologi di Heliopolis (in egizio Iunu, probabilmente la biblica On dove Giuseppe condusse la moglie) veneravano il dio solare Ra, ma presto iniziò un’opera di sincretismo che portò a identificare nella stessa figura diverse divinità solari preesistenti, come Atum, il sole al tramonto, e Khepri, il sole al mattino, raffigurato come uno scarabeo: la radice khpr, infatti, significava sia “scarabeo” sia “divenire, sorgere, trasformarsi”. Uno “scarabeo del cuore” veniva posto sulla mummia in corrispondenza del cuore, con incise le formule dei capitoli XXX e LXXV del Libro dei Morti.

COLTIVARE CON GLI ANTICHI

Inoltre è anche opportuno massaggiare e spruzzare di vino tutte le terga degli animali, perché diventino più avvezzi al bovaro; è bene anche mettere la mano sotto la pancia e sotto le cosce, sia perché in seguito non si spaventino se toccati in questo modo, sia per togliere le zecche, che si attaccano soprattutto alle cosce. Quando l'addestratore farà questo deve stare di fianco all'animale, perché non possa essere raggiunto da un calcio.

(Columella, De Re Rustica, VI, II, 6)

TRE RIGHE, UN LIBRO
G.Galli, Hitler e il nazismo magico, Rizzoli, 1989
Occultismo, magia e il tentativo di fondare un neo-paganesimo di stato dalle conseguenze tremende. Un’analisi delle origini mistiche del nazismo, i suoi legami con le società segrete europee e le loro teorie pseudoscientichiche, fino a individuare una causa esoterica per molte delle scelte di Hitler.

IL REGALO DEL GIORNO
Cicindela (Il lumino a olio)

La sorte ti dà una serva
Che vigile caccia tutte le tenebre.

(Marziale, Apophoreta XL)


LA RICETTA DEL GIORNO (a cura di Gavio Apicio)
In mitulis (Per i mitili)
Salsa, porro spezzettato, cumino, passito, santoreggia, vino, farai il misto un po’ liquido e lì cuocerai i mitili.
 (De Re Coquinaria, IX, IX)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO

Non basta che sia bello: un dramma deve
Anche piacere e trascinare l’animo.

(Orazio, Ars Poetica, 99-100)



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